Desideriamo presentarvi i beni del FAI nelle nostre vicinanze raggiungibili al massimo con un ora e mezza di viaggio in automobile (Lombardia).
Villa del Balbianello (Tramezzina, Como)
Dalla punta della piccola penisola boscosa di lavado, la villa si affaccia elegantemente su un ampio panorama che ne fa una delle più scenografiche dimore del lario. Quesra elegante e romantica dimora del 18° secolo e il suo stupefacente giardino hanno ospitato lettori e viaggiatori fino al suo ultimo proprietario, Guido Monzino, aplinista ed esporatore.
Lasciata in eredità al FAI da Guido nel 1988.
Villa Fogazzaro Roi (Valsorda, Como)
Un’appartata e intima dimora della borghesia ottocentesca; arredi, quadri e oggetti di scuisito gusto rievocano le atmosfere del capolavoro “piccolo mondo antico” dello scrittore Antonio Fogazzaro, che tanto amò questa villa affacciata su un angolo intoccato del ceresio.
L’atmosfera della villa è resa più scenografica da un incantevole giardino pensile che si affaccia su un panorama del Ceresio rimasto in buona parte selvatico. La villa è un viaggio a due binari in un piccolo mondo borghese di fine ‘800.
Donata al FAI dal pronipote Giuseppe Roi, nel 2009.
Monastero di Torba (Gornate Olona, Varese)
Un complesso monumentale Longobardo oggi parte di un parco archeologico dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO, immerso nella natura e raccolto attorno a un’importnate torre con interni affrescati. La torre da essere uno strumento di difesa diventa una fortezza dello spirito.
Donata al FAI da Giulia Maria Crespi, nel 1977.
Villa e collezione Panza (Varese)
Una villa settecentesta che spalanca le finestre su un magnifico giardino all’italiana e ospita una collezione di arte contemporanea americana tra le più conosciute al mondo, oltre a mostra di respiro internazionale. Collezionava anche quadri di “un unico colore” e opere dipinte dal giardiniere della villa. Emblematica in tal senso l’ala dei rustici, in cui durante il corso dell’anno si alternano installazioni di arte ambientale e site-specific, quasi un tempio consacrato all’elemento luminoso. Tra queste spiccano i lavori di Dan Flavin, di cui la collezione vanta la più grande concentrazione di opere perennemente esposte, James Turrell e Robert Irwin.
Donata al FAI da Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo, nel 1996
Villa della porta Bozzolo (Casalzuigno, Varese)
Una dimora di campagna nel ‘500, festosa residenza estiva nel ‘700, che racconta la storia di una ricca famiglia lombarda tra saloni affrescati in stile rococò e uno scenografo e monumentale giardino all’italianas. In primavera il giardino offre spettascolari fioriture di camelie e rose.
Donata al FAI dagli Eredi Bozzolo, nel 1989
Palazzina Appiani (Milano)
La tribuna d’onore progettata dal Canonica per ospitare la famiglia dell’imperatore francese Napoleone nelle occasioni pubbliche, è un piccolo gioiello neoclassico ancora da scoprire, circondato dal verde del parco cittadino più grande di Milano.
Affidata in concessione al FAI dal comune di Milano, nel 2015.
Villa Necchi Campiglio (Milano)
È una residenza circondata da un silenzioso giardino nel centro di Milano, custode di capolavori d’arte, dove si respira ancora intatta l’atmosfera colta e vivace della città tra le due guerre.
Villa donata al FAI da Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi, nel 2001. Collezione Alighiero ed Emilietta de’ Micheli donata al FAI nel 1995. Collezione Claudia Gian Ferrari donata al FAI nel 2009. Collezione Guido Sforni (1935-1975) donata al FAI nel 2017.
Cascina Rodiani
beni FAI
a cura di Katiuscia Santoianni.