Chi l’ha detto che per rimanere al passo con i tempi bisogna correre?
Specialmente quando si è in vacanza, è bello prendersi il proprio tempo e gustare ogni attimo. La pensa esattamente così una nostra ospite affezionata, decisamente controcorrente, che ogni anno passa a farci visita. Ormai fa parte della comunità della Cascina, se così la vogliamo chiamare! Gli habitué, che puntualmente fanno la loro comparsa qui in collina per condividere il loro tempo con noi.
Lei, però, è a dir poco unica nel suo genere. Passo lento, ma costante, ama raggiungerci con il mezzo più sostenibile che esista: i suoi piedi. Non è più una giovincella, eppure non ha perso la voglia di viaggiare e di esplorare. Quando varca la soglia del cancello, evita la strada asfaltata e, da buona turista lenta (ops, viaggiatrice!), preferisce percorrere i sentieri meno battuti. Così, anche quest’anno, si è avventurata nel bosco…
“Certo che in questa stagione la Cascina è meravigliosa! è anni che ritorno ed ogni volta la natura mi sorprende!” Pensa mentre si fa strada nel sottobosco, tra le foglie cadute l’anno prima, qualche castagna ormai consumata e i germogli primaverili che spuntano qua e là. Un terrazzamento dopo l’altro, si gode ogni passo, ogni centimetro di prato che calpesta. E quando incontra i fiori spontanei, li costeggia (proprio come fa Samuel quando passa il tagliaerba!) per ammirarne appieno i colori.
“Ecco il filare dei piccoli frutti! Accidenti, ancora non sono pronti… sarà per l’anno prossimo!” Imperterrita, continua il suo viaggio all’insegna della lentezza: “Perché accelerare? Non mi importa se ci metterò tanto per arrivare in cima, voglio godermi il cammino… con questo paesaggio favoloso!”
In lontananza, avvista la piccola foresta di bambù. È il suo luogo preferito, le piace fare rumore sul manto di foglie secche e sentirsi piccola in quella foresta di giganti danzanti! Uno scorcio si apre tra gli steli e le permette di intravedere il laghetto.
“Che peccato non potermi tuffare! Quanto vorrei saper nuotare per rinfrescarmi nelle sue morbide acque…” avvicinandosi alle cannette palustri, nota qualcosa di strano, in contrasto con il verde della vegetazione. “Questi devono essere gli esoscheletri delle libellule, impressionante! Quante cose mi sarei persa se avessi corso…”
Finalmente, la cima. Certo, il percorso è stato ricco di scoperte e di emozioni. Quando vede la Cascina però, il cuore le si riempie di gioia: “Dopo tutto lo sforzo, ora si che posso gustarmi il soggiorno!”.
Immancabile, arriva anche la sua recensione:
CINQUE STELLE
Cascina Rodiani è uno scrigno di perle preziose: rallentate il ritmo ed osservate ciò che vi circonda per poterle scoprire! Come sempre Samuel e Mimma sono stati degli anfitrioni eccezionali. Mi hanno servito una cena con prodotti biologici: crudité a base di carote su un letto di foglie di insalata. Mi spiace solo non essere ancora riuscita a stringere amicizia con Trilli, la storica gatta della Cascina! Grazie tante, ci vediamo l’anno prossimo, Uga la Tartaruga.